"Non mangio e non dimagrisco": perchè?
Mangiare poco fa dimagrire?
Una delle questioni che i miei pazienti mi pongono più spesso è: "DOTTORE, non mangio ma non dimagrisco, perchè?".
La questione è molto semplice. Te lo spiego in 3 semplici punti.
1) Regolarità dei pasti
Tutto dipende da come e quali calorie assumi e sopratutto come le distribuisci nell'arco della giornata.
Nonostante nella pratica si tiene conto evidentemente delle esigenze soggettive, come le abitudini lavorative e sportive, esiste uno schema generale facilmente applicabile nella maggior parte dei casi.
- 15% delle calorie a colazione (non meno del 12-13% e non più del 20%)
- 5% delle calorie nello spuntino di metà mattina (non meno del 4% e non più dell'8-10%)
- 40% delle calorie nel pranzo (non meno del 35% ma assolutamente non più del 40%)
- 5% delle calorie nello spuntino di metà mattina (non meno del 4% e non più dell'8-10%)
- 35% delle calorie nella cena (non meno del 30% ma assolutamente non più del 35-40%)
L'organizzazione nutrizionale dello sportivo, e soprattutto dell'atleta professionista, prescinde dalla maggior parte di queste percentuali; questo accade perché in presenza di fabbisogni energetici elevatissimi (dalle 4000 alle 6000kcal giornaliere), spesso lo sportivo manifesta notevoli difficoltà digestive ed organizzative alle quali sarebbe opportuno (e comodo!) ottemperare ANCHE mediante l'utilizzo di integratori alimentari; il consumo di singoli pasti che spesso raggiungono le 2000kcal non è semplice da gestire.
2) Idratazione
Circa il 75% del nostro corpo è composto di acqua e molte funzioni fisiologiche del corpo dipendono dall'idratazione: idratarsi significa mantenere la temperatura corporea nella norma (con la disidratazione aumenta la temperatura).
Una buona idratazione è importante anche per l'apparato cardiocircolatorio: riduce la viscosità del sangue e il rischio di trombosi, il magnesio presente nell'acqua favorisce il rilasciamento delle cellule muscolari cardiache, mentre il calcio interviene nella coagulazione del sangue, riducendo i rischi di infarto.
3) Attività fisica
“Bruciare” grasso è possibile solo se si adotta una dieta ipocalorica moderata, accompagnata da un buon livello di esercizio fisico.
Se non siete abituati, alcuni sport “di terra”, come la corsa o il calcio ed altri sport tipicamente agonistici, possono non essere la soluzione ideale, almeno inizialmente, in quanto possono esercitare un’eccessiva sollecitazione ai muscoli e alle articolazioni sovraccaricate del peso in eccesso. Preferite attività come camminare , andare in bicicletta , nuotare o fare acquagym: queste attività hanno il vantaggio di permettere una notevole spesa energetica senza esercitare un eccessivo stress articolare.
Negli ultimi anni sono riuscito a rendermi disponibile in 3 studi differenti: Carbonia, Iglesias e per ultimo a Cagliari.
Mettersi in contatto con me è estremamente semplice: sia al numero +39 333 169 0425, sia prenotando direttamente dalla pagina su MioDottore.it